Dr.ssa
Silvia Liquori
Un uso disfunzionale delle nuove tecnologie è spesso legato ad una necessità che nel mondo offline non trova adeguata soddisfazione. In tal senso i disturbi della nutrizione sono legati ad una forma di disagio che nasce nel mondo reale e che può trovare nel mondo online una forma di compensazione (e.g., supporto sociale). In collaborazione con la Dr.ssa Silvia Liquori, Psicologa in psicoterapia cognitivo-comportamentale, stiamo cercando una persona interessata ad esplorare la traccia che i vari disturbi della nutrizione lasciano in termini di uso di Internet e delle nuove tecnologie.
Candidati mandando una mail a mirko.duradoni@unifi.it
Dr.ssa
Veronica Zagaglia
La capacità di avere un equilibrio funzionale tra le proprie attività online e offline è un fattore di protezione nei confronti di un uso problematico delle nuove tecnologie. Tuttavia, ci sono persone che per loro elementi vulnerabilità (e.g., avere una psicopatologia o tratti riconducibili ad un disturbo) tendono ad utilizzare la tecnologia in maniera problematica. La presente ricerca vuole indagare se la capacità di avere un equilibrio fra le proprie attività online e offline, che è apprendibile, sia in grado di proteggere queste persone vulnerabili dall'incorrere in una "dipendenza" tecnologica.
Numero finale di risposte: 712
Dr. Alessio Licata
L'interesse per le criptovalute è cresciuto tra le persone di tutto il mondo negli ultimi anni, le quali guardano alle "crypto" come una nuova forma di pagamento o come un investimento speculativo. In ogni caso, la psicologia non può esimersi dal capirci di più, anche al fine di fornire una vera alfabetizzazione economica in relazione a questa nuova declinazione del denaro.
Numero finale di risposte: 397
Dr.ssa
Alba Prifti
Per usufruire davvero di Internet bisogna saperlo usare (e sentirsi capaci di usarlo). Sembra un'ovvietà ma i nuovi sviluppi del mondo digitale hanno richiesto alle persone nuove competenze o di addatarne vecchie ai nuovi usi possibili. Per questo, attraverso questa ricerca, stiamo cercando di validare una nuova misura di auto-efficacia relativamente all'uso di Internet che includa quelle azioni come il riconoscimento di fake news di nuova generazione (e.g., video deepfake), l'utilizzo di sistemi di verifica dell’identità digitale come lo SPID e di fruire delle certificazioni della pubblica amministrazione online.
Numero finale di risposte: 778
Dr.ssa
Alessandra Gallo
Il "Phubbing", ossia l'atto di snobbare qualcuno stando allo smartphone, è stato spesso eccessivamente "patologizzato" dalla letteratura scientifica. Per quanto sia vero che le persone che fanno un uso problematico dello smartphone facciano phubbing più frequentemente, non tutti coloro che fanno phubbing hanno un problema di dipendenza. Questa ricerca si pone l'obiettivo di indagare come il phubbing possa essere relato ad altri fattori non clinici come la capacità di bilanciare le attività offline e quelle online (i.e., Digital Life Balance) e il bisogno percepito di feedback sociali online (i.e., Need for Online Social Feedback).
Numero finale di risposte: 611
In un mondo in cui l'uso delle tecnologie è sempre più pervasivo e indispensabile, riuscire a bilanciare le proprie attività online (e.g., smartworking, didattica a distanza, social media) con quelle della vita reale è sempre più sfidante. Per questo motivo, assieme a VirtHuLab, ho sviluppato e validato una misura atta a misurare la percezione di bilanciamento fra attività online e offline. È emerso come il non riuscire a bilanciare efficacemente queste due sfere sia associato ad una maggiore probabilità di fare un uso problematico delle nuove tecnologie e a un minor livello di benessere.