Spesso sottostimiamo l'impatto che il nostro stile di alimentazione ha sull'ambiente. Per quanto "strani" e talvolta ripugnanti i "novel foods" (esempi: castagne d'acqua, alga spirulina, alimenti a base di farina di grillo e addirittura la carne coltivata in vitro) hanno la potenzialità di essere molto più sostenibili in termini ambientali. Sebbene il rapporto tra l'attaccamento al territorio e alcuni comportamenti pro-ambientali come il riciclo, la differenziazione dei rifiuti e la riduzione del consumo elettrico sia noto, molto poco si sa invece su come l'identità territoriale influenzi invece l'adozione dei "novel foods". 

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Siamo ormai consapevoli di come la nostra dieta abbia un impatto sull'ambiente. Tant'è che da tempo sono state identificate proposte alimentari mirate ad avere un'impronta ecologica più bassa (e.g., km 0, riduzione del consumo di carne, novel foods). La presente ricerca mira a comprendere quali siano i migliori predittori di queste scelte alimentari e ad esplorare il ruolo che ha quella forma di preoccupazione eccessiva e ricorrente riguardo l'alimentazione sana e la qualità del cibo che prende il nome di "Ortoressia".

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PHOENIX è un progetto Horizon2020 dell'Unione Europea che si prefigge di facilitare il raggiungimento degli obiettivi posti dal Green Deal europeo attraverso pratiche partecipative e deliberative che coinvolgano cittadini e comunità.

Come VirtHuLab, da che esistiamo, lavoriamo per trovare i modi migliori per unire le persone e aiutarle a collaborare fruttuosamente, contribuendo così alla creazione di una società migliore. Nella nostra visione, ciò significa costruire una società in cui i cittadini, siano disposti e motivati ​​ad affrontare le questioni ambientali locali e, più in generale, ad affrontare assieme le sfide poste dal cambiamento climatico.

Tra le caratteristiche psicologiche che possono descrivere un territorio e quindi la comunità che lo abita, due meritano un'attenzione particolare: la prontezza al cambiamento e le credenze sul cambiamento climatico. È chiaro che se molte persone all'interno di una comunità mettono in dubbio l'origine antropica del cambiamento climatico, ciò potrebbe indebolire la partecipazione pubblica, nonostante gli sforzi dei leader locali e dei politici.

Come VirtHuLab, abbiamo selezionato le misure migliori per catturare queste due dimensioni psicologiche e, insieme agli altri partner di PHOENIX, abbiamo avviato una raccolta di dati transnazionale su larga scala in 7 paesi (Portogallo, Estonia, Francia, Spagna, Islanda, Italia, e Ungheria) al fine di mettere in campo, nelle fasi successive del progetto, esperienze in linea con la prontezza al cambiamento delle persone, supportando allo stesso tempo quegli aspetti più critici che possono contribuire a una mancanza di disponibilità al cambiamento.